lunedì 31 ottobre 2016

08 - Il colore nella saggezza popolare

Anche se non è possibile risalire a un proverbio o a un modo di dire in cui compaia il blu di Persia ve ne sono un paio dove viene citato il più generico blu:

  • Avere una fifa blu, ovvero avere così paura da assumere un colorito pallido e bluastro, tipico di chi ha subito un forte shock o di chi è in uno stato di ipotermia.
  • Avere il sangue blu, cioè essere un nobile, nel medioevo infatti i nobili, a differenza dei contadini, non erano abbronzati e ciò faceva si che sulla loro pelle pallida risaltassero le vene (di colore blu). 

Il colore blu è legato a diverse superstizioni. Nell'ambito del teatro anglosassone ad esempio è considerato un colore sfortunato poichè un tempo le stoffe di colore blu usate per i costumi erano così costose da divenire la causa delle sventure economiche della compagnia teatrale. Tuttavia se al blu viene accostato l'argento, utilizzato per gli accessori, il rischio di fallimento viene scongiurato. 

Sempre dall'area anglosassone proviene un detto secondo il quale una sposa, durante il giorno del matrimonio, debba indossare "something old, something new, something borrowed, something blue and a silver sixpence in her shoe" (qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di imprestato, qualcosa di colore blu e una moneta d'argento da sei pence nella scarpa).  Questi oggetti stanno a simboleggiare la nuova vita che si sta per intraprendere, la vita che si lascia alle spalle, l'affetto di amici e parenti e la purezza, rappresentata da un fiocchetto blu applicato sulla giarrettiera della sposa.

Fiocco blu su una giarrettiera di una sposa 

In Grecia vi è una superstizione secondo la quale le persone con gli occhi azzurri o blu sono meno soggette al malocchio, al contempo queste stesse persone sono particolarmente abili nel lanciare questo tipo di maledizione. 

Secondo alcuni il colore blu, al contrario del rosso, è in grado di calmare e tranquillizzare, tuttavia può anche indurre tristezza e depressione. Fra tutti i colori è quello che meglio simboleggia la pace, la tranquillità e l'affidabilità, proprio per quest'ultima caratteristica è il colore che viene spesso consigliato per quanto riguarda l'abbigliamento per un colloquio di lavoro.

In alcune filosofie orientali il blu è il colore del quinto dei sette chakra, collocato in corrispondenza della gola. Questo chakra influisce sulla sfera della creatività ed è associato al senso dell'udito, in caso di blocco può provocare problemi alla gola, all'udito e al metabolismo, mentre dal punto di vista emotivo provoca sensazione di noia e mancanza di ispirazione. 


Simbolo del quinto chakra

lunedì 24 ottobre 2016

07 - Il colore nel cinema

Il blu si è reso protagonista di molti film, eccone alcuni:


Three Colors: Blue (1993) è un film del regista polacco Krzysztof Kieslowsky con Juliette Binoche, primo episodio della trilogia che dedica il titolo di ciascun film a uno dei tre colori della bandiera francese.


Blue (1994) di Derek Jarman è un lungometraggio la cui unica scena è un fotogramma di colore blu che fa da sfondo a una traccia sonora. Il film rappresenta la cecità del regista in seguito alle complicazioni dovute all'AIDS.


Nel 1986 David Lynch diresse Blue Velvet, che racconta, a partire da un macabro omicidio, il mondo nascosto dietro un'apparentemente tranquilla cittadina.


The Blue Lagoon è la storia di due ragazzi che, in seguito a un naufragio, sono costretti a sopravvivere su un'isola deserta. Il film, del 1980, è diretto da Randal Kleiser.

Il blu è spesso utilizzato per caratterizzare le inquadrature, le scene o addirittura l'intera atmosfera di un film, talvolta è legato ad ambientazioni fantastiche, fantascientifiche o futuristiche, altre volte è associato a situazioni notturne o fredde, ad esempio:


Blade Runner di Ridley Scott, 1982


Star Wars - Episodio V: L'impero colpisce ancora di Irvin Kershner, 1980


Star Wars: Il risveglio della Forza di J. J. Abrams, 2015


La sposa cadavere di Tim Burton, 2005


Kill Bill volume 1 di Quentin Tarantino, 2003 


Jackie Brown di Quentin Tarantino, 1997


Arancia Meccanica di Stanley Kubrick, 1962




Grand Budapest Hotel di Wes Anderson, 2014


The Truman Show di Peter Weir, 1998


The Eternal Sunshine of Spotless Mind di Michel Gondry, 2004


Ocean's Eleven di Steven Soderbergh, 2001

Lo stesso discorso vale per le locandine e i poster, eccone una selezione:


E.T. l'Extraterrestre di Steven Spielberg, 1982


Lo Squalo di Steven Spielberg, 1975


Star Wars - Episodio IV: Una nuova speranza di George Lucas, 1977

domenica 23 ottobre 2016

06 - Il colore nella scienza

Fino a questo momento si è spesso parlato del colore delle cose. Scientificamente parlando è stato commesso un errore. Vediamo quale, partendo dalle basi:

Dal punto di vista fisico la luce è una radiazione elettromagnetica che si propaga alla velocità di 300000 km/s. L'onda è caratterizzata dalla lunghezza d'onda (distanza fra due creste di un'onda), ampiezza (altezza di un'onda rispetto al piano mediano) e frequenza (oscillazioni compiute dall'onda in un secondo, misurata in Hertz).

Lo spettro della luce visibile, quella bianca, è formato da tutte le radiazioni luminose con lunghezza d'onda fra i 380 e i 780 nm, infatti un fascio di luce che attraversa un prisma si scompone nei vari colori. Le lunghezze d'onda vicine ai 380 nm sono violette, quelle vicino ai 780 nm sono rosse, fra le due vi sono tutti gli altri colori visibili. 
A questo punto è possibile definire il blu di Persia in modo più preciso, ovvero come un'onda elettromagnetica con una lunghezza d'onda di circa 470 nm, fra il violetto e il ciano.

Lo spettro del visibile

Perché un oggetto appare blu? Il colore non è una caratteristica reale della cosa, scientificamente è il risultato dell'assorbimento di tutte le frequenze dello spettro del visibile tranne di quella della lunghezza d'onda del blu, che viene riflessa e quindi percepita dal nostro occhio che la trasforma in un input leggibile dal nostro cervello, che a sua volta lo associa al colore corrispondente. Paradossalmente un oggetto blu assorbe tutti i colori tranne quello che lo caratterizza. 

Riflessione dell'onda elettromagnetica del colore blu

A questo punto ci si potrebbe chiedere perchè il cielo assume una colorazione fra il blu e l'azzurro. La risposta è stata data dal premio nobel inglese John William Strutt Rayleigh con la sua teoria dello scattering. Secondo questa condizione la luce solare viene rifratta dalle particelle presenti negli strati più alti dell'atmosfera, facendo si che le radiazioni del violetto e del blu, quelle con la lunghezza d'onda più breve, vengano diffuse. Il nostro occhio è tuttavia più sensibile alla componente blu rispetto a quella violetta, perciò il cielo ci appare di questo colore.

Schema della diffusione di Rayleigh

Salendo ancora più di quota e entrando nel campo dell'astronomia notiamo che il blu viene spesso utilizzato nella nomenclatura dei corpi celesti, eccone alcuni:
  • Nana blu, stella della sequenza principale che all'interno del proprio nucleo fonde l'idrogeno in elio, caratterizzata da alte temperature. 
  • Gigante blu, dalle grandi dimensioni, molto massiccia ed estremamente luminosa. Questo tipo di stella ha solo pochi milioni di anni.
  • Supergigante blu, categoria alla quale appartengono le stelle più luminose dell'universo.

Una stella supergigante blu

sabato 22 ottobre 2016

05 - Il colore nella musica

Nonostante il blu di Persia non sia presente in alcuna canzone, il più generico blu lo è in moltissime. Ecco alcune delle più importanti canzoni aventi a che fare con questo colore:

Behind Blue Eyes degli Who è stata pubblicata all'interno dell'album Who's Next nel 1971. La canzone racconta la rabbia di un uomo colpevole di aver tradito la propria donna. Come spesso accade nei testi inglesi "blue" ha una doppia valenza, significa sia "blu" sia "triste".


"No one knows what it's like
To be the sad man
To be the bad man
Behind blue eyes"

Sempre nel 1971 Leonard Cohen con la sua malinconica Famous Blue Raincot, tratta da Songs of Love and Hate, si rivolge quasi in forma epistolare da una fredda New York al suo migliore amico, colpevole di avergli rubato la sua donna. 


"Ah, the last time we saw you you looked so much older
Your famous blue raincoat was torn at the shoulder
You'd been to the station to meet every train, and
You came home without Lili Marlene"

Chris Rea con The Blue Café, nell'omonimo album del 1998,  descrive alla perfezione l'atmosfera di questo locale, non senza l'aiuto di una slide guitar dal sound inimitabile. 


"My world is miles of endless roads
That leaves a trail of broken dreams
Where have you been
I hear you say?

I will meet you at the Blue Cafe"

Il gioco di parole al quale si accennava prima ritorna in Blue Christmas, scritta nel 1948 da Billy Hayes e resa nota da Elvis Presley. Pur essendo uno dei grandi classici fra le canzoni natalizie non racconta di festività gioiose, nel testo viene anzi accentuato il contrasto fra la "white snow" (neve bianca) e il "blue Christmas" (triste Natale) che deve vivere il protagonista a causa della sua solitudine.


"And when those blue flakes star falling
That's when those blue memories start calling
You'll be doin' all right, with your Christmas of white
But I'll have a blue, blue blue blue Christmas"

Uno dei blu più celebri della musica classica è il valzer Sul bel Danubio blu (an der schönen blazer Donau) di Johann Strauss, forse uno dei brani più celebri del genere, composto nel 1866 e eseguito per la prima volta durante il festival di Carnevale di canto del 15 Febbraio 1867 a Vienna.


La citazione dei Blue Oyster Cult in questo articolo risulta obbligata. La rock band statunitense scelse nel 1970 questo nome citando un poema scritto da Sandy Pearlman (letteralmente tradotto "il culto dell'ostrica blu") che racconta di un gruppo di alieni pronti a colonizzare il nostro pianeta. Lo stesso Pearlman divenne produttore del gruppo. 

Il colore blu è presente anche nel titolo di numerosi album, uno di questi è The Blue Room (1999), secondo EP dei Coldplay, nel quale compaiono per la prima volta canzoni come Don't Panic e See You Soon, divenuti pezzi fondamentali del repertorio della band inglese.


Coldplay - The Blue Room

Una parentesi va dedicata al Blues, genere musicale che ebbe origine dalle comunità afroamericane schiavizzate nelle piantagioni americane e dalle loro work song cantate durante l'estenuante lavoro. Il nome blues deriva dall'espressione "to have the blue devils" (avere i diavoli blu) che significa "essere triste". Il blues moderno è caratterizzato dalle inconfondibili sonorità e dagli assoli della chitarra del bluesman, sia esso B.B. King, Muddy Waters, Buddy GuyStevie Ray Vaughan o Eric Clapton.


Sweet Home Chicago (live)

Il Blues è uno dei pilastri del Bluegrass, assieme alla musica Country Americana e a quella Folk Irlandese, Scozzese e Inglese. Il genere è caratterizzato dalla sola presenza di strumenti acustici, predominanti sono la chitarra (acustica o resonator), il banjo, il mandolino, il violino, il contrabbasso e talvolta l'armonica a bocca, che a turno prendono il sopravvento con caratteristici assoli.


Turnpike Troubadours - Before the Devil Knows We're Dead

04 - Il colore nel mito

Il colore blu, nelle sue sfumature, compare in numerosi miti. Eccone alcuni originari dell'area medio ed estremo orientale:

Dai Sumeri, uno dei più antichi popoli nonché il primo ad aver inventato la scrittura, provengono diversi miti legati alla cosmogonia e alla cosmologia. Di particolare interesse è la concezione che questo popolo aveva della Terra (chiamata Ki), ovvero un disco circondato dal mare (Abzu). Due semisfere, poste sotto e sopra la terraferma, rappresentavano le regioni infernali (Kur) e il cielo (An-Ki) e proprio in quest'ultimo compare il blu. I Sumeri credevano infatti che la calotta del cielo fosse composta da un metallo bluastro, credenza probabilmente nata dall'osservazione dei piccoli meteoriti ritrovati sul terreno, composti da ferro e nichel.

Rappresentazione dell'universo secondo i Sumeri

Il lapislazzuli, pietra preziosa proveniente dal medio oriente, si presenta con un colore molto simile al blu di Persia. I Sumeri credevano che questa pietra contenesse gli spiriti delle Divinità, mentre per gli Egizi rappresentava uno dei materiali più preziosi. Questo infatti viene nominato nel libro dei morti, un testo sacro contenente formule magiche e religiose, dove si afferma che un amuleto a forma di occhio fatto di questo materiale abbia particolari poteri e proprietà. Altresì ricercati sono gli scarabei scolpiti nel lapislazzuli, simbolo di immortalità e rappresentazione del dio Khepri, colui che ogni mattina accompagna Ra (il dio sole) fuori dall'oltretomba.
Sempre rimanendo nell'antico Egitto il blu era il colore dei Re e dei Faraoni, quasi sempre accostato all'oro. Questo colore veniva utilizzato per la tintura degli abiti ed era frequente nelle pietre preziose presenti sugli oggetti del regnante e sul suo corredo funebre. 

Amuleto di uno scarabeo

Nella mitologia cinese i Siling sono quattro creature facenti parte delle costellazioni cinesi, ognuna di esse è associata a un punto cardinale e a una stagione dell'anno:
  • Tartaruga Nera (玄武, Xuán Wǔ), il nord e l'inverno
  • Uccello Vermiglio (朱雀, Zhū Què), il sud e l'estate
  • Tigre Bianca (白虎, Bái Hǔ), l'ovest e l'autunno
  • Drago Azzurro (青龍, Qīng Lóng), l'est e la primavera
Quest'ultimo è associato direttamente al colore blu, all'elemento del legno in Cina e a quello dell'acqua in Giappone. Il drago come creatura mitologica è collegato al potere dell'imperatore, così come la fenice rappresenta quello dell'imperatrice. Il drago è da sempre simbolo di buon auspicio nel folklore cinese e incarna il principio dello Yang, ovvero della luce e del positivo.

Rappresentazione del Drago Azzurro

lunedì 17 ottobre 2016

03 - I codici del colore

Il colore è definito, in base al metodo di codifica, con i seguenti codici:
  • HEX: #1C39BB
  • RGB: 28, 57, 187
  • HSV: 249°, 85%, 49%
  • CMYK: 100, 100, 21, 11

Il blu di Persia può essere individuato in altri cataloghi di colori, tuttavia non vi è una corrispondenza esatta. Di seguito vengono riportati alcuni esempi:

Nel campo dei colori per carrozzerie di automobili sono invece riscontrabili le seguenti corrispondenze:

Audi S7 nel colore Blu Sepang

domenica 9 ottobre 2016

02 - Traduzioni del colore

Ecco come viene tradotto blu di Persia nelle principali lingue:
  • Persian blue in Inglese
  • Bleu Persan in Francese
  • Perser blau in Tedesco
  • Azul de Persa in Spagnolo
  • Persisk blå in Svedese
  • Persia sininen in Finlandese
  • Gorm Peirsis in Irlandese
  • Mavi Persia in Turco
  • Синий Персия (siniy Persiya) in Russo
  • μπλε Περσία (ble Persìa) in Greco
  • فارس الأزرق (faris al'azraq) in Arabo
  • ブルーペルシャ (buruperusha) in Giapponese
  • 波斯蓝 (Bosi ian) in Cinese 

La parola blu nel dizionario Italiano-Inglese


01 - Definizione del colore

Il blu di Persia è un colore della famiglia dei blu medi caratterizzato da una particolare brillantezza.

La prima testimonianza dell'utilizzo di questo termine nella lingua Inglese risale al 1669.

Perché blu di Persia? Perché questo era il colore tipico della produzione Persiana di ceramica e di piastrelle, queste ultime in particolare possono essere ancora ammirate nelle moschee e nei palazzi dell'attuale Iran. Un'altra ragione di questo nome sta nella somiglianza con in colore dei lapislazzuli, pietre preziose provenienti dal medio oriente.

Decorazione in ceramica - Moschea dello Scià a Isfahan (Iran)

sabato 8 ottobre 2016

00 - Introduzione al colore

Questo blog nasce come approfondimento del corso di Storia delle cose, tenuto dal professor Vittorio Marchis presso il Politecnico di Torino.

Il tema di quest'anno è il colore, aspetto caratterizzante e distintivo delle cose.
Il mio blog è dedicato al blu di Persia, che verrà analizzato nei suoi aspetti più vari in una serie di post. 

Pigmento blu di Persia