Non di frequente capita di trovare
cibi blu, eccezion fatta per alimenti naturali come i mirtilli e le melanzane (la cui tonalità di blu non corrisponde però al blu di Persia) e per le preparazioni contenenti coloranti sintetici (come l'
E132). Tuttavia quando si parla di
blu di Persia in cucina è obbligatorio citare un ingrediente in particolare: il
sale blu di Persia.
Questo sale è uno dei più
rari al mondo, viene infatti estratto esclusivamente nelle cave della provincia del
Semnan, in Iran. Anche se non è di un blu intenso, alcuni cristalli hanno delle piacevoli sfumature azzurre a causa della
silvite, un cloruro di potassio che raramente assume questa colorazione (solitamente varia dal bianco rossastro o giallastro al grigio).
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Cave di sale nella provincia del Semnan (Iran) |
Dal punto di vista
organolettico è caratterizzato da un gusto raffinato, decisamente forte a un primo impatto ma con un retrogusto piacevolmente
speziato. Le proprietà nutrizionali sono altrettanto notevoli, questo sale è naturalmente ricco di
potassio, magnesio e calcio. Il prodotto è di nicchia, dedicato ai palati raffinati e decisamente non alla portata di tutte le tasche, infatti ne vengono prodotte solo 100 tonnellate all'anno e il prezzo al
chilo può raggiungere i
100 €.
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Cristalli di sale blu di Persia |
Questo sale è particolarmente indicato nelle preparazioni contenenti
tartufo e in quelle a base di
carne bianca,
pesce e frutti di mare o per conferire una nota speziata a
pane, pizza e focacce. Dato il bell'aspetto dei suoi cristalli può essere utilizzato per
decorare i piatti, aggiungendo un tocco originale ed elegante.
Quando si parla di cibi blu può capitare di imbattersi in alcune notizie, come quella del
moonmelon (o anguria blu), frutto dalla polpa blu divenuto noto sulle pagine di
Pinterest e dotato di una particolarità: il frutto di fatto
non esiste, è soltanto il risultato di un'operazione di fotoritocco.
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Il fantomatico moonmelon |