"Silvia apparteneva a un ceto decisamente elevato, immune da ogni crisi strutturale, globale o cosmica. Un benessere riconoscibile, per chi sapeva coglierne i segnali, dall'indifferenza cardinalizia con la quale portava un rubino da almeno sei carati, alla freschezza blu di Persia della borsa di Gucci, all'orologio rettangolare Reverso Jaeger-LeCoultre che faceva capolino al polso"
Questo estratto proviene dal libro "La dea della fortuna", scritto da Giuseppe Furno (Longanesi, 2016) ed è stato individuato a pagina 2.
Copertina del libro "La dea della fortuna" |
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