giovedì 29 dicembre 2016

23 - Il colore nel pensiero selvaggio

Secondo l'antropologo e psicologo francese Claude Lévi-Strauss, autore del saggio "Il pensiero selvaggio", esiste una modalità di pensiero, particolarmente evidente nelle società non occidentali, che di fronte al reale che ci circonda reagisce producendo, in modo spontaneo, simboli e significati. Nel pensiero allo stato selvaggio è scontata l'attenzione che viene prestata alle caratteristiche sensibili e materiali delle cose.

Copertina del saggio "Il pensiero selvaggio"

La sfida di questo post è quella di ricondurmi al pensiero selvaggio innescato dalla vista del colore oggetto di questo blog. Per facilitare il processo considererò il mio colore in una sua forma concreta, fisica. Un pezzo di blu di Persia, in sintesi, che necessariamente darà origine a un pensiero istantaneo, non condizionato, spontaneo e concreto.

Il blu di Persia riconduce immediatamente all'idea di qualcosa di prezioso, così diverso dai colori di cui la natura ci circonda, così diverso da essere più vicino al cielo che alla terra, nonostante provenga dalle profondità di una cava di una regione lontana e misteriosa. Soprannaturale, solitario per certi versi, meravigliosamente materico e luminoso. Proprio per il suo pregio e per la sua unicità aspira a un contesto più alto, superiore al comune, è un gioiello degno di una divinità e del suo culto, è un tessuto per la più importante personalità della propria civiltà.

Il contrasto del blu di Persia

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